venerdì 20 luglio 2012

PALERMO!

PALERMO !
Obbiettivo raggiunto! Alle ore 10.05 noi di "A Ruota Libera" arriviamo in via D'Amelio a Palermo. L'accoglienza ai nostri atleti è molto composta e nel contempo calorosa. Per qualche atleta è stato difficile gestire le emozioni che mutano continuamente, dalla commozione alla gioia. Commozione per il fatto di trovarsi proprio li, luogo della strage dove, oltre a Paolo Borsellino, morirono gli agenti di scorta Agostino Catalano (caposcorta), Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e a cadere in servizio), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, e Claudio Traina. E la nostra staffetta vuole proprio ricordare tutte le vittime di mafia, non solo quelle “eccellenti”. Ci ritroviamo con i nostri amici: Don Ciotti, Rita Borsellino, i coniugi D’Agostino e tanti tanti altri che non è possibile elencare.
Gioia invece per essere riusciti a compiere l'impresa di raggiungere Palermo, superando tutte le inevitabili difficoltà di un così lungo viaggio.
Ore 16.58, il minuto di silenzio pervade via D'Amelio...
I politici intervenuti lo fanno a titolo personale, rispettando il desiderio di Salvatore Borsellino, fratello di Paolo. Vediamo il Sindaco di Palermo, Orlando, Di Pietro e Fini che porta il messaggio del Presidente della Repubblica e tanti altri, la cui presenza è più o meno gradita.
Sul palco si susseguono gli interventi dei magistrati dell’antimafia palermitana e fra tutti spicca quello del giudice Antonio Ingroia.
La presenza più significativa, quella che ti scalda il cuore e che ti fa sperare che ci sia un futuro migliore, è comunque quella dei tanti ragazzi e bambini che assediano Rita e Antonio ponendo mille domande con gli occhi accesi dalla curiosità e dall’entusiasmo.
Si, come dice continuamente il nostro Mauro, ne valeva la pena.
La fiaccolata serale costituisce un altro momento commovente.
Avremmo dovuto passare la notte presso la Base Scout di Fondo Micciulla, terreno confiscato alla mafia, ma la devastazione ed il saccheggio perpetrato ai danni della struttura, nella notte precedente lo hanno reso impossibile.

                                                         L’addetto stampa
                                                          Matilde Comensoli





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