Oggi
gli atleti percorrono 35 chilometri a testa, nell'ordine seguente: Mirco,
Giordano, Mauro e Mario. Emanuele e la sua guida Beppe, accompagnati da
Luciano, scortano gli atleti lungo tutto il percorso.
La
prima sosta della giornata si effettua a Capo D’Orlando, presso l’hotel “La
tartaruga”. Ad accoglierci troviamo, oltre agli amici di Libera che ci hanno
preceduto, l’Associazione Acio, nelle persone del presidente attuale, Mammana
Vincenzo, e del precedente (per 15 anni), Domiano Rosario. E’ Rosario che ci
racconta come è nata Acio, la prima Associazione anti racket al mondo.
La Tartaruga è stato il primo esercizio a rifiutare di pagare il pizzo ed è
stato scortato per ben 11 anni 24h/24. Altri esercenti si sono uniti al rifiuto
ed hanno iniziato ad incontrarsi clandestinamente nella sacrestia di Don Totino
Licata. A queste riunioni segrete si sono in seguito aggiunti i Carabinieri, la
Guardia di Finanza ed il Questore. Quando i tutori dell’ordine hanno assicurato
il loro appoggio (va anche detto che allora il clima politico era favorevole)
l’associazione è uscita allo scoperto. Acio è nata ufficialmente (atto
costitutivo) nel dicembre del 1990 con il primo Presidente Tano Grasso. Da
allora sono nate altre 70 associazioni antiracket in tutta Italia, come Addio
Pizzo e Libera Futuro, riunite sotto il simbolo della FAI (Federazione
Antiracket Italiana). La FAI è nata nel 1994 insieme a Libera di Don Ciotti.
Dopo
il calore di Capo d’Orlando gli atleti si riuniscono e percorrono l'ultimo
tratto insieme per poi venire accolti, con altrettanto calore, fra canti e
danze nella piazzetta di Finale di Pollina. In serata viene organizzata una
tavola rotonda, nella quale le autorità ed i rappresentanti delle varie
organizzazioni di volontariato, che operano con i disabili motori e cognitivi
del paese, si confrontano su tematiche attuali quali i centri di occupazione
diurna dei disabili cognitivi, le famiglie dei disabili, ecc. Più tardi, dopo
un incontro con varie associazioni sportive, ci viene offerto un catering
dall’amministrazione comunale ed il Sindaco (donna) di Pollina, ci onora con la
sua presenza. A lei e a tutta la sua amministrazione va la nostra stima per ciò
che è riuscita a realizzare tra le mille difficoltà di questa realtà ed un
ringraziamento particolare, oltre che per l’ospitalità, anche per averci capito
e sopportato in un momento non proprio felice del nostro percorso, un momento
nel quale hanno preso il sopravvento la fatica fisica e mentale e tutto lo
stress accumulato nelle lunghe tappe precedenti. E poi, a noi, un sindaco che
si alza da tavola e SPARECCHIA piace tantissimo!! Grazie Magda!
Domani
i kilometri da percorrere saranno solo 80, perciò gli atleti hanno deciso di
percorrerli tutti insieme, fino a via D’Amelio.
L’addetto stampa
Matilde Comensoli
una nostra compagna di viaggio
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