Ovvero
dalla Calabria alla Sicilia.
Gli
atleti partono alle 8.30, rimessi a nuovo dal massaggiatore Gennaro Isabella,
che pur avendo un cognome “femmineo”… ha dei muscoli decisamente notevoli! Dopo
che i ciclisti locali hanno raggiunto il luogo di partenza, Mauro inizia a
percorrere la sua parte di tappa scendendo in picchiata da Vibo Valentia,
raggiungendo i 64 km orari.
Nei
pressi di Gioia Tauro, Mario si rende disponibile ancora una volta a portare il
fardello più pesante: percorrere l'ennesima salita con un dislivello di circa
600 mt in 15 km. Il terzo cambio viene effettuato in discesa a Bagnara Calabra,
e Giordano accompagnato da Mario, procedono in direzione di Villa San Giovanni,
punto di appuntamento e di imbarco per la Sicilia per tutta la carovana.
All'imbarco
la compagnia Caronte, che fa la spola sullo stretto, offre il passaggio a tutta
la carovana.
Nel
pomeriggio incontriamo Francesca di Libera terra che ci parla della sua
esperienza.
I
ragazzi percorrono tutti insieme i 45 km che mancano al traguardo di tappa: Milazzo,
scortati per tutto il percorso da Emanuele con Beppe e da Luciano. La
stanchezza fisica ormai è evidente.
A
Milazzo siamo accolti dal Responsabile di Libera Milazzo-Barcellona, Nunzio De
Luca, da Santo Laganà, presidente dell’Associazione Rita Atria e dalla sua
fondatrice, Nadia Furnari, che ci offrono la cena in un delizioso locale dove
ci si occupa del reinserimento lavorativo giovanile. Durante la cena assistiamo
ad un breve filmato dedicato alla vicenda della giovane Rita Atria. Anche qui
non potevamo ricevere accoglienza migliore.
L'addetto stampa
Matilde Comensoli
Atria, Rita Atria con la T...
RispondiEliminasiamo arrivati dopo tanta fatica siamo giunti alla meta pochi giorni e ci siamo siete bravissimiiiiiiiiiiii
RispondiElimina.
Bressanelli Sandro
grazie per la segnalazione: corretto il refuso da Adria in Atria dovuto alla correzione automatica
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